Angelo D’Anna leader di Città
Viva fa il bilancio sulla prima fase di attività politica e mira a chiarire
alcuni punti relativi alle scelte dello stesso movimento.
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Angelo D'Anna, il leader di "Città Viva" |
I
primi 100 giorni dall'avvio della nuova amministrazione giarrese, sono stati
scanditi da due appuntamenti: il primo organizzato da Salvo Andò e Salvo Vitale
con i propri consiglieri di minoranza; il secondo un’assemblea pubblica organizzata
dal Sindaco Bonaccorsi. Il terzo protagonista indiscusso dell’ultima tornata
elettorale è stato Angelo D’Anna ed il suo movimento “Città Viva”. Ma chi è Angelo
D’Anna, definito dai tanti il vero vincitore morale delle ultime amministrative
giarresi? Oggi è un libero professionista, un Legale, esperto nella Mediazione Civile
e Commerciale, un Formatore soprattutto in ambito aziendale dove ha maturato
importanti esperienze ventennali. Padre di sei figli, è profondamente legato al
mondo cattolico con una visione laica e coerentemente rispettosa delle idee
altrui. Città Viva è uno dei tanti frutti del suo operare nel sociale e lo incontriamo
oggi nel suo studio, a due passi dalla chiesa del Carmine, per rivolgergli
alcune domande che riguardano il suo movimento politico nonché associazione
denominata, appunto, “Città Viva”.
Il Vostro gruppo
politico alle elezioni è giunto terzo. Lei ha avuto ben 3077 mentre la sua
lista con i suoi candidati hanno totalizzato oltre 1500 preferenze. Forti di
questo importante risultato, come mai non avete cercato un’intesa con un
potenziale vincitore per governare la città?
“Chi ha condiviso
l’azione di Città Viva sa che abbiamo voluto rappresentare un modo diverso di
intendere l’impegno in politica, e questo in molti l’hanno compreso ed
apprezzato. Nei lunghi mesi di campagna elettorale ci siamo confrontati con
tanti interlocutori “da destra a sinistra” ed è mancato in alcuni di loro il
coraggio di dare un forte segnale di discontinuità con il recente passato. Non
abbiamo per scelta voluto “poteri forti” che potessero condizionare il nostro agire, non perché non crediamo ai partiti quale
strumento di aggregazione e partecipazione alla democrazia ma perché oggi ce ne
sentiamo orfani e restiamo in attesa che all'orizzonte possa emergere a livello
regionale e nazionale qualcosa di veramente diverso nei metodi, sia di selezione
della classe dirigente che nello stile, nelle idee e nei programmi”.
Qualcuno pensava
che Città Viva fosse il partito nato esclusivamente per scopi elettorali. Il
suo programma politico è risultato tra i più articolati e, a quanto pare frutto
del lavoro di tanti professionisti che hanno condiviso il suo progetto. Cosa mi
dice a riguardo? Chi sono stati i vostri elettori?
Città
Viva ha messo a frutto molteplici esperienze di impegno professionale, sociale,
economico, istituzionale costruendo un Progetto di innovazione e rilancio per
la Città, mettendo al centro le Persone ed i loro bisogni a cominciare dai
giovani e da chi vive in quartieri dormitorio e ghettizzati dall'incuria e dal
disinteresse di chi pensa e sa di doversi confrontare “solo per pochi giorni ad
ogni tornata elettorale”. Il nostro Programma è stato il frutto del lavoro di
diversi tavoli tecnici attorno al quale si sono ritrovati professionisti,
funzionari pubblici, componenti di diverse associazioni, operatori in campo
sociale. Noi abbiamo una “Visione complessiva di Giarre”, ogni azione inserita
nel nostro Programma era ed è funzionale allo sviluppo armonico della Città. Siamo
felici che chi ha compreso la nostra proposta, in ultima analisi, siano stati
larghi strati della popolazione che ha ritrovato la voglia di partecipare, di
tornare al voto dopo anni ed anni, “affrancandosi” da logiche di estraneità e
disinteresse, talvolta superando vincoli puramente clientelari.
Molti
parlano di Angelo D’Anna e Città Viva come stampella per l’amministrazione.
Cosa vogliamo fare sapere agli elettori e a chi Vi vorrebbe al governo della
città?
Ancor
prima delle elezioni mi sono state offerte posizioni di peso in giunta da
entrambe le parti … vice-sindaco od assessore: sapete com’è andata! Dopo il
primo turno, da una parte, con riconosciuta ed apprezzata cortesia e forbito
ragionamento, ci è stato proposto di far parte “in massa” della nuova
amministrazione. Abbiamo declinato l’invito lasciando ciascuno libero (potevamo
fare diversamente?!) di votare secondo propria convinzione e coscienza, ed
un’analisi dei numeri può far capire come si è ridistribuito l’elettorato che
ci aveva dato fiducia, la maggioranza del quale comunque ha preferito non
esprimersi. Sul piano politico stiamo
valutando con oggettività l’operato del nuovo Sindaco, perché crediamo che sia
necessario valutare ogni iniziativa per quello che è e non in base a chi la
propone, sia che provenga dalla maggioranza o dall’opposizione in cui
responsabilmente ci ritroviamo. Per l’Amministrazione saremo pungolo e stimolo,
opposizione responsabile ma estremamente attenta, promotori di iniziative
programmatiche utili all’interesse della Città:
giudicheremo in piena libertà sui fatti e sui comportamenti. Sia
comunque ben chiaro che per noi i mezzi utilizzati sono importanti tanto quanto
i risultati!
Come
valuta l’assemblea pubblica organizzata dal Sindaco Bonaccorsi e dalla sua
maggioranza?
“Circa
l’Assemblea pubblica al teatro Rex, al quale siamo stati espressamente
invitati, il Sindaco ha saputo impostare un buon lavoro partendo da macerie di
cui buona parte della città ha piena consapevolezza. Un intervento il Suo efficace
e tecnicamente ben articolato, nel corso del quale ho riletto tante idee che
sentiamo nostre in quanto ampiamente illustrate e pubblicate nel programma di
Città Viva! Abbiamo valutazioni diverse su alcune scelte effettuate, quale la
scelta dell’isola ecologica che per ampie motivazioni esplicitate nelle scorse
settimane avremmo confermato attivato in zona Trepunti come deciso nel 2010 e
non a Sciara nell'ex (?) discarica, e la costituzione dell’ARO coincidente con
il territorio comunale laddove avremmo visto maggiori sinergie ed economie di
scala con la vicina Riposto in prima battuta. Il Sindaco sa che, oltre reciproca stima professionale ed umana, noi
guardiamo più alla qualità che alle
"ammucchiate" numeriche. Più si ingrossano le fila dei sostenitori, e
così sembra delinearsi il quadro politico cittadino, più restiamo gelosamente
"distinti". Nello stile di trasparenza che abbiamo adottato nel
nostro agire, se un giorno venissero meno i precari equilibri politici in
essere e si ricercasse un nostro diretto impegno nell'interesse superiore della
Città, sapremo valutare e decidere non secondo logiche opportunistiche ma secondo
i nostri valori di riferimento. E' certo che a noi sta a cuore Giarre e ci
piace la politica del fare, è anche il nostro modo di fare politica! Siamo agli
inizi, la strada è molto lunga, e ribadisco il Sindaco va visto per ciò che è e
fa .... certamente è diverso da molti che lo vezzeggiano e coccolano!”
Città
Viva è anche un’associazione fatta di tante persone. Quali sono le attività che
le piace ricordare e che intenderà organizzare?
Città
Viva è orgogliosa della propria progettualità e della propria capacità di
aggregare e di fare Rete con il territorio. Tra le attività attualmente in fase
di sviluppo, sul piano politico, mi piace ricordare che nelle ultime settimane
abbiamo sensibilizzato e stiamo fornendo ampio supporto tecnico alle
amministrazioni in vista del prossimo
superamento delle Province con la nascita dei Liberi Consorzi dei Comuni:
un’occasione importantissima per il futuro del nostro territorio,
un’opportunità da assecondare ed indirizzare correttamente dando a Giarre un
ruolo centrale senza mortificare, ma anzi assecondando, la vocazioni dei comuni
che ne faranno parte per omogeneità territoriale, economica e culturale.
Ricordo inoltre il lavoro svolto sulla possibilità di introdurre una Moneta
Complementare per la quale abbiamo richiesto a diversi Enti e Comuni una
manifestazione di interesse a condividere il Progetto. Ed ancora ricordo il
recente ed apprezzato “Città Viva Evento 2013”, così come la “Città dei
Bambini” già tenuta nell'ottobre 2012 e che prevediamo di riprogrammare nel
maggio del prossimo anno. Anche questo evento -come ricordano le cronache di
quei giorni- ha segnato un momento di forte coinvolgimento ed aggregazione per
grandi e piccoli, un modello di sviluppo
da adottare in senso più ampio per Giarre.
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