sabato 9 novembre 2013

Trasparente il palazzo di città?

A pochi mesi dall'insediamento della nuova amministrazione comunale facciamo il punto sulla trasparenza degli atti nel nostro ente.

La pagina del sito web dedicata alla trasparenza degli atti
Le recenti vicende giudiziarie che hanno messo i riflettori sul funzionamento del protocollo generale suggerisce il tema della trasparenza nel comune di Giarre, questione affrontata anche dai diversi gruppi politici durante la campagna elettorale. I candidati Sindaci, in particolare, impegnati nella competizione promettevano maggiore trasparenza negli atti ed una rimodulazione della macchina burocratica, con il trasferimento di competenze tra i dirigenti e lo spostamenti di ruoli nel personale, al fine di migliorare la capacità operativa dell’ente e mettere la parola fine al “chiacchiericcio” che circolava tra la gente a proposito di azioni poco trasparenti condotte da alcuni dipendenti.
Per garantire la trasparenza negli atti, indispensabile è anche il funzionamento del protocollo generale poiché ha la funzione di registrazione e smistamento di tutte le comunicazioni che arrivano o che partono dall’ente, da un soggetto o ente (pubblico o privato). Perché è così importante il protocollo generale? La registrazione delle comunicazioni “fa fede” in caso di controversia giuridica ed il  mal funzionamento  potrebbe favorire la corruzione e consentire, a chiunque operi al suo interno, di alterare le comunicazioni per avere un giovamento personale o garantire gruppi di interessi.
L’importanza del protocollo generale e della trasparenza degli anni nella pubblica amministrazione è evidenziata anche dal legislatore che ha reso obbligatoria la “pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità”  e ha  reso inefficaci le pubblicazioni in forma cartacea. Un’ulteriore adeguamento della trasparenza è arrivato da altri provvedimenti legislativi tra cui il DPR 445/2000 ed il decreto legislativo n° 33 del 14 marzo 2013. Quest’ultimo sancisce in particolare il diritto di accesso civico degli atti al fine di alimentare il rapporto di fiducia tra il cittadino e la pubblica amministrazione (art.1);  tutti i cittadini hanno diritto di chiedere ed ottenere che la pubblica amministrazione pubblichi atti, documenti ed informazioni che detengono, e che, per qualsiasi motivo, non hanno divulgato (art.5). La normativa prevedere inoltre l’obbligo alla pubblicazione tempestiva degli atti sul sito istituzionale, per un periodo di 5 anni (art. 8), dei curricula e dei compensi dei soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di collaborazione o consulenza (art. 10), ai titolari e dei familiari dei titolari di incarichi politici (art. 14), del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (art. 16) e a tempo (art. 17) , degli eventuali premi al personale (art.20) e molti altri obblighi di altra natura come l’indicazione degli immobili posseduti dall’ente, nonché i canoni di locazioni o di affitto versati o percepiti (art. 30). E’ prevista anche la nomina di una figura che esercita la funzione di vigilanza per la prevenzione della corruzione e che interviene con azioni sanzionatorie e disciplinari in caso di inadempimento (artt. 43-46).
Navigando sul sito del comune di Giarre, ed in particolare nell’apposita sezione “Amministrazione trasparente” si ha la sensazione che tutto sia per come previsto dalla normativa; eppure, per esempio, accedendo ai “Rendiconti di gestione” ci accorgiamo che il dato probabilmente non è ancora aggiornato, oppure entrando nella sezione “Elenchi incarichi collaborazione e consulenza” ci imbattiamo nella voce “pagina in allestimento” e, anche qui, in dati probabilmente non aggiornati. Ed ancora, nessun riferimento viene fatto, a quanto riscosso da chi fa parte della macchina amministrativa né tanto meno sono  presenti i curricula dei professionisti che hanno ricevuto incarichi dall’ente.
Alla luce di quanto emerso consultiamo il nostro primo cittadino, Dott. Roberto Bonaccorsi a cui domandiamo: “cosa secondo Lei manca ancora per adempiere a quanto previsto dalla legge in merito alla trasparenza degli atti nella pubblica amministrazione? Quali i tempi prevede impiegare per l’attuazione di tali dispositivi?”
Il Sindaco, che ci ha risposto con solerzia, fa sapere: “Quando un'Amministrazione civica opera con trasparenza riesce prima di tutto ad instaurare un solido rapporto di fiducia con cittadini, punto centrale nel mio programma elettorale, elemento indispensabile per provvedere al governo di una collettività al meglio e nel rispetto di tutti. Rispetteremo le tempistiche stabilite dalle norme in materia di lotta a corruzione ed illegalità, in particolare dalla "Legge Anticorruzione" del 2012: nel mese di ottobre appena trascorso ho emanato gli atti di indirizzo utili alla redazione del "Piano triennale di prevenzione della corruzione" e del "Programma triennale per la trasparenza e l'integrità" ivi compreso. In questo modo faremo parte di quel gruppo di Comuni che dispongono di un avanzato ed accurato sistema di regole anticorruzione a tutela degli interessi della comunità. Come in altri campi della vita amministrativa e politica della città, va da sé, ci sarà bisogno della collaborazione e dell'impegno di tutti”.
Torneremo sull'argomento tra qualche mese per verificare cosa nel contempo sarà cambiato. A proposito della vicenda giudiziaria menzionata all'inizio di questo articolo, la nuova udienza è stata fissata il prossimo 18 marzo 2014. L’augurio è che, alla fine del procedimento, possano emergere i veri responsabili.

Armando Castorina

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