sabato 30 novembre 2013

“E’ l’ora di svegliarsi!”

L’accorato appello del Presidente Confcommercio Armando Cutuli durante l’assemblea pubblica

Il Presidente Cutuli parla alla sala
“Giarre Sveglia!”, questo il messaggio chiaro ed univoco che emerge tra tutti, lanciato da Armando Cutuli, neo presidente della delegazione giarrese di Confcommercio,  durante l’assemblea generale pubblica dei soci  che si è svolta lo scorso 27 novembre presso la sala Messina. All’incontro, moderato dal giornalista Mario Pafumi, presenti il Sindaco di Giarre e di Riposto, rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria, della società civile e del mondo del volontariato, delle parrocchie; presenti anche i gruppi politici e tutti quei soggetti che operano sul territorio, comprese le banche oggetto, già nei giorni scorsi, di una dura accusa, da parte di Cutuli, perché responsabili di abbandonare la città di Giarre a favore di altri territori. L’invito a svegliarsi, rivolto da Armando Cutuli, uomo pragmatico, esperto del commercio, già presidente di Confcommercio negli anni 80 e negli anni 90, è stato rivolto a tutti i presenti senza nessuna esclusione perché Giarre rischia il declino socio economico e necessita dell’assunzione di responsabilità da parte di tutti, ognuno per il ruolo ricoperto. Dopo la presentazione dei componenti del direttivo, l’apertura dell’assemblea viene offerta ai due Sindaci e al vice direttore di Confcommercio Catania  Francesco Sorbello; a seguire, tocca all’attore Alfio Zappalà l’interpretazione di un passo di Antonio Gramsci tratto da “odio gli indifferenti”, appositamente scelto perché parla della negligenza della classe politica e dell’apatia dei cittadini che non si interessano della cosa pubblica. A proposito della negligenza della politica Armando Cutuli, dopo i ringraziamenti, lancia una stilettata a tutti i rappresentanti politici, a vari livelli, sudditi di forti potentati, incapaci di gestire le sorti di una Nazione, “di dare delle risposte alla gente che sta morendo di fame e con una Caritas in difficoltà che deve sempre più rispondere all'aumentato numero di poveri”; “politici  che hanno permesso che la nostra nazione entrasse in Europa, nonostante l’enorme divario tra nord e sud; l’ingresso dall’estero di prodotti coltivati a livello locale; che hanno consentito in maniera sproporzionata l’apertura dei centri commerciali. In Sicilia Orientale, in particolare, la misura si è persa: quando apre un centro commerciale, lo fa utilizzando agevolazioni che sono risorse della collettività”. “Le aperture provocano di fatto la chiusura delle attività commerciali nei centri cittadini con la conseguente perdita di posti di lavoro, l’impoverimento delle città e dei cittadini, l’aumento del disagio sociale e degli atti criminosi,  l’impennata dei problemi legati alla sicurezza”. Cutuli non risparmia neppure critiche nei confronti dei sindacati che “hanno permesso tutto ciò, ben consapevoli che i centri commerciali creano una falsa occupazione”. Ammmonisce pure le associazioni che dovrebbero proporre iniziative e che non sempre sono capaci di diffondere una cultura qualificata e qualificante. Poi riferendosi all’attività della passata amministrazione locale,  l’ha definita “vergognosa” in quanto “incapace di proteggere il territorio: ci hanno tolto l’ospedale, lo sportello dell’agenzia riscossione tributi l’hanno ridotto in un semplice sportello informazioni; ci hanno tolto il tribunale e l’agenzia delle entrate”. Da qui le accuse del Presidente di Confcommercio iniziano ad apparire come delle proposte e  rivolgendosi agli attuali amministratori di Giarre e Riposto ha detto: “Trovo stupida la divisione di Giarre e Riposto, due centri che contano assieme oltre 42.000 abitanti  e che da anni sono geograficamente uniti. Senza la divisione non avremmo perso i servizi” e poi, riferendosi ai nascenti consorzi dei comuni che sostituiranno le Province, “grande opportunità è rappresentata dal nascente consorzio denominato ‘Jonia-Taormina-Etna’  perché il nostro comune deve essere il comune capofila e ciò ci permetterà di avere numerosi benefici tra cui quella di riacquisire quei servizi che ci sono sottratti e la centralità che mano mano il nostro territorio sta perdendo”. E poi, parlando ancora delle potenzialità del nostro territorio: “Viviamo in zone fertili, abbiamo tante possibilità di sviluppo e non lo sappiamo. Dobbiamo ripartire anche dai prodotti della terra, anche con la creazione appositi consorzi di tutela  e la valorizzazione dei prodotti come le arance e le patate. Le patate di Giarre sono conosciute e vendute con tale denominazione. Dobbiamo inoltre puntare sul turismo, per la nostra posizione geografica e le risorse da sfruttare come l’Etna, lo stile Liberty dei nostri edifici; abbiamo le edicole votive. Dov’è la Pro Loco? Giarre può diventare un centro dell’arte moderna, un centro della cultura e dell’istruzione musicale” Il Presidente infine, rivolgendosi ai propri colleghi fa un appello ai colleghi commercianti invitando a innovare le proprie aziende, ad essere più disponibili nei confronti della clientela e a migliorare nella comunicazione. 
La gremita sala Messina 
Prima della chiusura dell’assemblea uno spazio viene riservato ai presenti; parlano i presidenti delle associazioni che si rendono disponibili ad instaurare un confronto con Confcommercio per contribuire al rilancio del territorio; parla il presidente della Pro Loco-consigliere comunale, raccontando della propria esperienza con gruppi di turisti che porta a visitare le bellezze del nostro territorio, parlano i commercianti che ammoniscono i propri concittadini che preferiscono i centri commerciali ai negozi della propria città, ammoniscono pure i colleghi commercianti nella scelta della classe polica e di non accogliere la propria clientela. Chiude l’incontro il Presidente Cutuli con una battuta che sembra riassumere la direzione della propria presidenza e a testimonianza del ruolo sociale che l’associazione vorrà ancora avere:  “Se la città funziona, funziona il commercio; se il commercio cresce, il commercio dà occupazione ed in tempi brevi”. Grandi aspettative, dunque, sono legate al ruolo di coordinamento che l’associazione dei commercianti potrebbe assumere nei prossimi mesi. Il nuovo direttivo dopo i primi passi di questi giorni, prepara le iniziative in vista delle festività di Natale.

Armando Castorina

martedì 26 novembre 2013

Confcommercio si è armata

Il Presidente Cutuli: “Saremo aggressivi e determinati nel chiedere ed attuare iniziative a favore della città”

Il nuovo direttivo Confcommercio al completo
Dopo otto mesi di vacatio, è stato eletto Armando Cutuli presidente della delegazione giarrese di Confcommercio. L’elezione, nella più importante associazione di categoria che raggruppa le attività commerciali, è arrivata dopo la votazione a maggioranza  di un importante numero di associati. All’assemblea hanno presenziato Francesco Sorbello, vice direttore provinciale di Confcommercio Catania e Mario Russo,  presidente di Concommercio Acireale e componente della Giunta provinciale; entrambi  hanno sottolineato quanto sia importante, per gli imprenditori, camminare assieme soprattutto nei momenti di difficoltà ed hanno evidenziato le sofferenze del comparto commerciale oltre all’importanza e del commercio nella città proponendo agli uditori di  immaginare una comunità senza i negozi. Assieme al presidente è stato eletto anche il direttivo che è cosi composto: Francesco Candido, Salvo Cantarella, Armando Castorina, Gaetano Finocchiaro, Salvo Lizzio, Lucia Pennisi, Orazio Puglisi, Alessandra Raciti.
 Cutuli, titolare del negozio nel centro storico, che è già stato presidente Confcommercio tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90 e nel periodo a cavallo del 2000, intende svolgere un’azione di sindacato con la finalità di ridare centralità a Giarre rispetto all’hinterland riportando i servizi, come ad esempio la sanità, la giustizia, la riscossione dei tributi di cui la cittadina è stata negli ultimi anni spogliata dall’incapacità e l’indifferenza della classe politca: “Giarre e Riposto sono  il centro di un vasto hinterland – ci dice il neo presidente - e come tale deve offrire servizi fondamentali per il cittadino. Non è un caso che parlo di entrambi i comuni: la mia azione, assieme a quella del direttivo, sarà anche mirata all’unificazione dei due centri che sono geograficamente uniti e complementari per peculiarità ed offerta anche turistica. Sono ben consapevole che alcuni servizi che la nostra comunità ha perso sarà difficile riottenerli ma noi lotteremmo con determinazione per riprenderceli. Come nella foto che abbiamo realizzato non appena eletti, siamo metaforicamente armati fino ai denti, saremo aggressivi nella nostra azione, ovviamente nel rispetto delle regole e dei ruoli. Attraverso queste azioni, riportando Giarre al centro degli interessi, certamente il commercio ne avrà indirettamente un grande beneficio”. “Ovviamente le nostre azioni saranno rivolte anche al commercio e alla sua evoluzione; rispetto al passato è cambiato il rapporto con la clientela e lavoreremo per rendere i negozi più accoglienti”. Cutuli annuncia inoltre un’importante ed imminente incontro “che sarà organizzato dalla nostra associazione dove chiederemo la partecipazione ai nostri soci, alle forze dell’ordine, agli amministratori comunali, ai gruppi politici, alle associazioni socio-culturali, alle altre associazioni di categoria e a tutti quei soggetti pubblici e privati che operano per e sul nostro territorio. Con loro faremo il punto della situazione e chiederò la collaborazione per svolgere tutte quelle attività necessarie per ridare lustro a questa città che merita e che ha ancora grosse potenzialità inespresse. Sottolineo inoltre l’importanza del nascente consorzio dei comuni che sta sorgendo nel migliore dei modi, ossia attraverso la spontanea volontà di aggregazione dei sindaci delle realtà territoriali delle province di Catania e Messina  che guardano al consorzio come una grande opportunità”. A riguardo, infine, l’imminente arrivo delle festività natalizie “sebbene il nostro insediamento  arriva solo a ridosso delle feste, faremo il possibile per offrire agli acquirenti e alla cittadinanza una città accogliente. Prevediamo anche di realizzare un mercatino di natale nelle vie contigue del centro storico, sicuramente più adatte per creare scenari di una suggestiva atmosfera di festa”.


Armando Castorina

venerdì 15 novembre 2013

Il nuovo direttivo si sta Armando!

Confcommercio pronta ad eleggere il nuovo presidente che guiderà le speranze di rilancio del commercio Giarrese!

Armando Cutuli. Il futuro presidente di Confcommercio?
Dopo diversi mesi di vacatio l’associazione Confcommercio eleggerà, lunedì 18 novembre, il  presidente ed il direttivo della più importante sigla sindacale del territorio che rappresenta le attività commerciali di Giarre. La sua elezione arriverà dopo le dimissioni del presidente Gaetano Bonanno e l’autosospensione del presidente Armando Castorina, entrambi allontanatisi dall’associazione di via Tommaso Cannizzaro dopo la loro immissione in percorsi politici in occasione delle recenti elezioni amministrative. L’assenza di un presidente e di un direttivo si è avvertita tant’è che in diverse occasioni, vari soggetti pubblici e privati, amministrazione comunale compresa, hanno cercato un confronto con l’associazione per discutere di proposte e prospettive per il territorio ma in tutte le occasioni hanno trovato la partecipazione del funzionario incaricato o del commissario facente funzioni: è mancato di fatto la figura decisionale e rappresentativa della volontà della base associativa. Il nome che circola in questi giorni, come presidente, è quello di Armando Cutuli, titolare del negozio di abbigliamento in corso Italia. Uomo di grande esperienza e cultura, è appassionato dei numeri che non sono solo quelli della propria azienda ma, in particolare, delle statistiche che  fotografano la realtà sociale ed economica di Giarre, dell’hinterland e dell’intera nazione. Armando Cutuli ha sempre avuto la capacità di percepire gli andamenti e le prospettive del commercio tradizionale (e non solo) e la consapevolezza delle difficoltà patite dalle attività economiche è una delle motivazioni che, dopo diversi anni, lo spingerebbero ad investirsi nuovamente alla guida dell’associazione. Cutuli è stato infatti il Presidente di Confcommercio tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90 e nel periodo a cavallo del 2000; numerose sono le idee che nel passato ha messo a frutto. Da innovatore, per la prima volta nella provincia di Catania, ha promosso a Giarre l’isola pedonale e l’apertura domenicale. Numerosi gli eventi che molti cittadini ricorderanno tra cui quello natalizio “Omaggio alla Russia”, ovvero la riproduzione di scenari della Russia nel centro storico di Giarre e la manifestazione de “I Sensi di Maggio” e dell’abbinato concorso  “Le balconate in fiori” che, anche con la sinergia di altri soggetti pubblici e privati, hanno trasformato il centro cittadino in un giardino di piante e fiori. Ed ancora alcuni ricorderanno le attività promozionali come il “Vieni gratis a Giarre” che prevedeva il rimborso della benzina a chi acquistava nella piattaforma commerciale. Cutuli è stato fautore della centralità di Giarre rispetto all’hinterland ed il commercio come servizio al cittadino alla stregua di servizi fondamentali tra cui la sanità, l’istruzione, la giustizia, tant’è che molti ricorderanno le sue battaglie condotte per l’apertura dell’ospedale di via Forlanini a Giarre. Certamente di vitale importanza sarà da lui considerato il nascente “libero consorzio dei comuni” che sostituirà gli enti provinciali e aggregherà oltre 30 comuni appartenenti alle attuali province “decadute” di Catania e di Messina, in un territorio che sulla costa partirà da Riposto e finirà a Santa Teresa di Riva, inglobando i comuni della Valle d’Agrò, dell’Alcantara e la zona pedemontana dell’Etna da Randazzo fino a Zafferana Etnea, includendo anche i comuni di Giarre e Taormina. Salvo novità dell’ultim’ora, il direttivo di giovani che presumibilmente sosterrà l’azione dell’esperto Presidente Cutuli sarà composto da Francesco Candido, Salvo Cantarella, Armando Castorina, Gaetano Finocchiaro, Salvo Lizzio, Lucia Pennisi, Alessandra Raciti e Marco Valastro.
Armando Castorina

sabato 9 novembre 2013

Trasparente il palazzo di città?

A pochi mesi dall'insediamento della nuova amministrazione comunale facciamo il punto sulla trasparenza degli atti nel nostro ente.

La pagina del sito web dedicata alla trasparenza degli atti
Le recenti vicende giudiziarie che hanno messo i riflettori sul funzionamento del protocollo generale suggerisce il tema della trasparenza nel comune di Giarre, questione affrontata anche dai diversi gruppi politici durante la campagna elettorale. I candidati Sindaci, in particolare, impegnati nella competizione promettevano maggiore trasparenza negli atti ed una rimodulazione della macchina burocratica, con il trasferimento di competenze tra i dirigenti e lo spostamenti di ruoli nel personale, al fine di migliorare la capacità operativa dell’ente e mettere la parola fine al “chiacchiericcio” che circolava tra la gente a proposito di azioni poco trasparenti condotte da alcuni dipendenti.
Per garantire la trasparenza negli atti, indispensabile è anche il funzionamento del protocollo generale poiché ha la funzione di registrazione e smistamento di tutte le comunicazioni che arrivano o che partono dall’ente, da un soggetto o ente (pubblico o privato). Perché è così importante il protocollo generale? La registrazione delle comunicazioni “fa fede” in caso di controversia giuridica ed il  mal funzionamento  potrebbe favorire la corruzione e consentire, a chiunque operi al suo interno, di alterare le comunicazioni per avere un giovamento personale o garantire gruppi di interessi.
L’importanza del protocollo generale e della trasparenza degli anni nella pubblica amministrazione è evidenziata anche dal legislatore che ha reso obbligatoria la “pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità”  e ha  reso inefficaci le pubblicazioni in forma cartacea. Un’ulteriore adeguamento della trasparenza è arrivato da altri provvedimenti legislativi tra cui il DPR 445/2000 ed il decreto legislativo n° 33 del 14 marzo 2013. Quest’ultimo sancisce in particolare il diritto di accesso civico degli atti al fine di alimentare il rapporto di fiducia tra il cittadino e la pubblica amministrazione (art.1);  tutti i cittadini hanno diritto di chiedere ed ottenere che la pubblica amministrazione pubblichi atti, documenti ed informazioni che detengono, e che, per qualsiasi motivo, non hanno divulgato (art.5). La normativa prevedere inoltre l’obbligo alla pubblicazione tempestiva degli atti sul sito istituzionale, per un periodo di 5 anni (art. 8), dei curricula e dei compensi dei soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di collaborazione o consulenza (art. 10), ai titolari e dei familiari dei titolari di incarichi politici (art. 14), del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (art. 16) e a tempo (art. 17) , degli eventuali premi al personale (art.20) e molti altri obblighi di altra natura come l’indicazione degli immobili posseduti dall’ente, nonché i canoni di locazioni o di affitto versati o percepiti (art. 30). E’ prevista anche la nomina di una figura che esercita la funzione di vigilanza per la prevenzione della corruzione e che interviene con azioni sanzionatorie e disciplinari in caso di inadempimento (artt. 43-46).
Navigando sul sito del comune di Giarre, ed in particolare nell’apposita sezione “Amministrazione trasparente” si ha la sensazione che tutto sia per come previsto dalla normativa; eppure, per esempio, accedendo ai “Rendiconti di gestione” ci accorgiamo che il dato probabilmente non è ancora aggiornato, oppure entrando nella sezione “Elenchi incarichi collaborazione e consulenza” ci imbattiamo nella voce “pagina in allestimento” e, anche qui, in dati probabilmente non aggiornati. Ed ancora, nessun riferimento viene fatto, a quanto riscosso da chi fa parte della macchina amministrativa né tanto meno sono  presenti i curricula dei professionisti che hanno ricevuto incarichi dall’ente.
Alla luce di quanto emerso consultiamo il nostro primo cittadino, Dott. Roberto Bonaccorsi a cui domandiamo: “cosa secondo Lei manca ancora per adempiere a quanto previsto dalla legge in merito alla trasparenza degli atti nella pubblica amministrazione? Quali i tempi prevede impiegare per l’attuazione di tali dispositivi?”
Il Sindaco, che ci ha risposto con solerzia, fa sapere: “Quando un'Amministrazione civica opera con trasparenza riesce prima di tutto ad instaurare un solido rapporto di fiducia con cittadini, punto centrale nel mio programma elettorale, elemento indispensabile per provvedere al governo di una collettività al meglio e nel rispetto di tutti. Rispetteremo le tempistiche stabilite dalle norme in materia di lotta a corruzione ed illegalità, in particolare dalla "Legge Anticorruzione" del 2012: nel mese di ottobre appena trascorso ho emanato gli atti di indirizzo utili alla redazione del "Piano triennale di prevenzione della corruzione" e del "Programma triennale per la trasparenza e l'integrità" ivi compreso. In questo modo faremo parte di quel gruppo di Comuni che dispongono di un avanzato ed accurato sistema di regole anticorruzione a tutela degli interessi della comunità. Come in altri campi della vita amministrativa e politica della città, va da sé, ci sarà bisogno della collaborazione e dell'impegno di tutti”.
Torneremo sull'argomento tra qualche mese per verificare cosa nel contempo sarà cambiato. A proposito della vicenda giudiziaria menzionata all'inizio di questo articolo, la nuova udienza è stata fissata il prossimo 18 marzo 2014. L’augurio è che, alla fine del procedimento, possano emergere i veri responsabili.

Armando Castorina

venerdì 1 novembre 2013

I 100 Giorni secondo Angelo

Angelo D’Anna leader di Città Viva fa il bilancio sulla prima fase di attività politica e mira a chiarire alcuni punti relativi alle scelte dello stesso movimento.

Angelo D'Anna, il leader di "Città Viva"
I primi 100 giorni dall'avvio della nuova amministrazione giarrese, sono stati scanditi da due appuntamenti: il primo organizzato da Salvo Andò e Salvo Vitale con i propri consiglieri di minoranza; il secondo un’assemblea pubblica organizzata dal Sindaco Bonaccorsi. Il terzo protagonista indiscusso dell’ultima tornata elettorale è stato Angelo D’Anna ed il suo movimento “Città Viva”. Ma chi è Angelo D’Anna, definito dai tanti il vero vincitore morale delle ultime amministrative giarresi? Oggi è un libero professionista, un Legale, esperto nella Mediazione Civile e Commerciale, un Formatore soprattutto in ambito aziendale dove ha maturato importanti esperienze ventennali. Padre di sei figli, è profondamente legato al mondo cattolico con una visione laica e coerentemente rispettosa delle idee altrui. Città Viva è uno dei tanti frutti del suo operare nel sociale e lo incontriamo oggi nel suo studio, a due passi dalla chiesa del Carmine, per rivolgergli alcune domande che riguardano il suo movimento politico nonché associazione denominata, appunto, “Città Viva”.

Il Vostro gruppo politico alle elezioni è giunto terzo. Lei ha avuto ben 3077 mentre la sua lista con i suoi candidati hanno totalizzato oltre 1500 preferenze. Forti di questo importante risultato, come mai non avete cercato un’intesa con un potenziale vincitore per governare la città?
“Chi ha condiviso l’azione di Città Viva sa che abbiamo voluto rappresentare un modo diverso di intendere l’impegno in politica, e questo in molti l’hanno compreso ed apprezzato. Nei lunghi mesi di campagna elettorale ci siamo confrontati con tanti interlocutori “da destra a sinistra” ed è mancato in alcuni di loro il coraggio di dare un forte segnale di discontinuità con il recente passato. Non abbiamo per scelta voluto “poteri forti” che potessero condizionare il nostro agire,  non perché non crediamo ai partiti quale strumento di aggregazione e partecipazione alla democrazia ma perché oggi ce ne sentiamo orfani e restiamo in attesa che all'orizzonte possa emergere a livello regionale e nazionale qualcosa di veramente diverso nei metodi, sia di selezione della classe dirigente che nello stile, nelle idee e nei programmi”.

Qualcuno pensava che Città Viva fosse il partito nato esclusivamente per scopi elettorali. Il suo programma politico è risultato tra i più articolati e, a quanto pare frutto del lavoro di tanti professionisti che hanno condiviso il suo progetto. Cosa mi dice a riguardo? Chi sono stati i vostri elettori?
Città Viva ha messo a frutto molteplici esperienze di impegno professionale, sociale, economico, istituzionale costruendo un Progetto di innovazione e rilancio per la Città, mettendo al centro le Persone ed i loro bisogni a cominciare dai giovani e da chi vive in quartieri dormitorio e ghettizzati dall'incuria e dal disinteresse di chi pensa e sa di doversi confrontare “solo per pochi giorni ad ogni tornata elettorale”. Il nostro Programma è stato il frutto del lavoro di diversi tavoli tecnici attorno al quale si sono ritrovati professionisti, funzionari pubblici, componenti di diverse associazioni, operatori in campo sociale. Noi abbiamo una “Visione complessiva di Giarre”, ogni azione inserita nel nostro Programma era ed è funzionale allo sviluppo armonico della Città. Siamo felici che chi ha compreso la nostra proposta, in ultima analisi, siano stati larghi strati della popolazione che ha ritrovato la voglia di partecipare, di tornare al voto dopo anni ed anni, “affrancandosi” da logiche di estraneità e disinteresse, talvolta superando vincoli puramente clientelari.

Molti parlano di Angelo D’Anna e Città Viva come stampella per l’amministrazione. Cosa vogliamo fare sapere agli elettori e a chi Vi vorrebbe al governo della città?
Ancor prima delle elezioni mi sono state offerte posizioni di peso in giunta da entrambe le parti … vice-sindaco od assessore: sapete com’è andata! Dopo il primo turno, da una parte, con riconosciuta ed apprezzata cortesia e forbito ragionamento, ci è stato proposto di far parte “in massa” della nuova amministrazione. Abbiamo declinato l’invito lasciando ciascuno libero (potevamo fare diversamente?!) di votare secondo propria convinzione e coscienza, ed un’analisi dei numeri può far capire come si è ridistribuito l’elettorato che ci aveva dato fiducia, la maggioranza  del quale comunque ha preferito non esprimersi.  Sul piano politico stiamo valutando con oggettività l’operato del nuovo Sindaco, perché crediamo che sia necessario valutare ogni iniziativa per quello che è e non in base a chi la propone, sia che provenga dalla maggioranza o dall’opposizione in cui responsabilmente ci ritroviamo. Per l’Amministrazione saremo pungolo e stimolo, opposizione responsabile ma estremamente attenta, promotori di iniziative programmatiche utili all’interesse della Città:  giudicheremo in piena libertà sui fatti e sui comportamenti. Sia comunque ben chiaro che per noi i mezzi utilizzati sono importanti tanto quanto i risultati!

Come valuta l’assemblea pubblica organizzata dal Sindaco Bonaccorsi e dalla sua maggioranza?
“Circa l’Assemblea pubblica al teatro Rex, al quale siamo stati espressamente invitati, il Sindaco ha saputo impostare un buon lavoro partendo da macerie di cui buona parte della città ha piena consapevolezza. Un intervento il Suo efficace e tecnicamente ben articolato, nel corso del quale ho riletto tante idee che sentiamo nostre in quanto ampiamente illustrate e pubblicate nel programma di Città Viva! Abbiamo valutazioni diverse su alcune scelte effettuate, quale la scelta dell’isola ecologica che per ampie motivazioni esplicitate nelle scorse settimane avremmo confermato attivato in zona Trepunti come deciso nel 2010 e non a Sciara nell'ex (?) discarica, e la costituzione dell’ARO coincidente con il territorio comunale laddove avremmo visto maggiori sinergie ed economie di scala con la vicina Riposto in prima battuta. Il Sindaco sa che, oltre reciproca stima professionale ed umana, noi guardiamo più alla qualità  che alle "ammucchiate" numeriche. Più si ingrossano le fila dei sostenitori, e così sembra delinearsi il quadro politico cittadino, più restiamo gelosamente "distinti". Nello stile di trasparenza che abbiamo adottato nel nostro agire, se un giorno venissero meno i precari equilibri politici in essere e si ricercasse un nostro diretto impegno nell'interesse superiore della Città, sapremo valutare e decidere non secondo logiche opportunistiche ma secondo i nostri valori di riferimento. E' certo che a noi sta a cuore Giarre e ci piace la politica del fare, è anche il nostro modo di fare politica! Siamo agli inizi, la strada è molto lunga, e ribadisco il Sindaco va visto per ciò che è e fa .... certamente è diverso da molti che lo vezzeggiano e coccolano!”

Città Viva è anche un’associazione fatta di tante persone. Quali sono le attività che le piace ricordare e che intenderà organizzare?
Città Viva è orgogliosa della propria progettualità e della propria capacità di aggregare e di fare Rete con il territorio. Tra le attività attualmente in fase di sviluppo, sul piano politico, mi piace ricordare che nelle ultime settimane abbiamo sensibilizzato e stiamo fornendo ampio supporto tecnico alle amministrazioni in vista  del prossimo superamento delle Province con la nascita dei Liberi Consorzi dei Comuni: un’occasione importantissima per il futuro del nostro territorio, un’opportunità da assecondare ed indirizzare correttamente dando a Giarre un ruolo centrale senza mortificare, ma anzi assecondando, la vocazioni dei comuni che ne faranno parte per omogeneità territoriale, economica e culturale. Ricordo inoltre il lavoro svolto sulla possibilità di introdurre una Moneta Complementare per la quale abbiamo richiesto a diversi Enti e Comuni una manifestazione di interesse a condividere il Progetto. Ed ancora ricordo il recente ed apprezzato “Città Viva Evento 2013”, così come la “Città dei Bambini” già tenuta nell'ottobre 2012 e che prevediamo di riprogrammare nel maggio del prossimo anno. Anche questo evento -come ricordano le cronache di quei giorni- ha segnato un momento di forte coinvolgimento ed aggregazione per grandi e  piccoli, un modello di sviluppo da adottare in senso più ampio per Giarre.