L’accorato appello del Presidente
Confcommercio Armando Cutuli durante l’assemblea pubblica
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Il Presidente Cutuli parla alla sala |
“Giarre Sveglia!”, questo il messaggio chiaro ed univoco che emerge tra tutti, lanciato da Armando Cutuli, neo presidente della delegazione giarrese di Confcommercio, durante l’assemblea generale pubblica dei soci che si è svolta lo scorso 27 novembre presso la sala Messina. All’incontro, moderato dal giornalista Mario Pafumi, presenti il Sindaco di Giarre e di Riposto, rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria, della società civile e del mondo del volontariato, delle parrocchie; presenti anche i gruppi politici e tutti quei soggetti che operano sul territorio, comprese le banche oggetto, già nei giorni scorsi, di una dura accusa, da parte di Cutuli, perché responsabili di abbandonare la città di Giarre a favore di altri territori. L’invito a svegliarsi, rivolto da Armando Cutuli, uomo pragmatico, esperto del commercio, già presidente di Confcommercio negli anni 80 e negli anni 90, è stato rivolto a tutti i presenti senza nessuna esclusione perché Giarre rischia il declino socio economico e necessita dell’assunzione di responsabilità da parte di tutti, ognuno per il ruolo ricoperto. Dopo la presentazione dei componenti del direttivo, l’apertura dell’assemblea viene offerta ai due Sindaci e al vice direttore di Confcommercio Catania Francesco Sorbello; a seguire, tocca all’attore Alfio Zappalà l’interpretazione di un passo di Antonio Gramsci tratto da “odio gli indifferenti”, appositamente scelto perché parla della negligenza della classe politica e dell’apatia dei cittadini che non si interessano della cosa pubblica. A proposito della negligenza della politica Armando Cutuli, dopo i ringraziamenti, lancia una stilettata a tutti i rappresentanti politici, a vari livelli, sudditi di forti potentati, incapaci di gestire le sorti di una Nazione, “di dare delle risposte alla gente che sta morendo di fame e con una Caritas in difficoltà che deve sempre più rispondere all'aumentato numero di poveri”; “politici che hanno permesso che la nostra nazione entrasse in Europa, nonostante l’enorme divario tra nord e sud; l’ingresso dall’estero di prodotti coltivati a livello locale; che hanno consentito in maniera sproporzionata l’apertura dei centri commerciali. In Sicilia Orientale, in particolare, la misura si è persa: quando apre un centro commerciale, lo fa utilizzando agevolazioni che sono risorse della collettività”. “Le aperture provocano di fatto la chiusura delle attività commerciali nei centri cittadini con la conseguente perdita di posti di lavoro, l’impoverimento delle città e dei cittadini, l’aumento del disagio sociale e degli atti criminosi, l’impennata dei problemi legati alla sicurezza”. Cutuli non risparmia neppure critiche nei confronti dei sindacati che “hanno permesso tutto ciò, ben consapevoli che i centri commerciali creano una falsa occupazione”.
Ammmonisce pure le associazioni che dovrebbero proporre iniziative e che non sempre sono capaci di diffondere una cultura qualificata e qualificante. Poi riferendosi all’attività della passata amministrazione locale, l’ha definita “vergognosa” in quanto “incapace di proteggere il territorio: ci hanno tolto l’ospedale, lo sportello dell’agenzia riscossione tributi l’hanno ridotto in un semplice sportello informazioni; ci hanno tolto il tribunale e l’agenzia delle entrate”. Da qui le accuse del Presidente di Confcommercio iniziano ad apparire come delle proposte e rivolgendosi agli attuali amministratori di Giarre e Riposto ha detto: “Trovo stupida la divisione di Giarre e Riposto, due centri che contano assieme oltre 42.000 abitanti e che da anni sono geograficamente uniti. Senza la divisione non avremmo perso i servizi” e poi, riferendosi ai nascenti consorzi dei comuni che sostituiranno le Province, “grande opportunità è rappresentata dal nascente consorzio denominato
‘Jonia-Taormina-Etna’ perché il nostro comune deve essere il comune capofila e ciò ci permetterà di avere numerosi benefici tra cui quella di riacquisire quei servizi che ci sono sottratti e la centralità che mano mano il nostro territorio sta perdendo”. E poi, parlando ancora delle potenzialità del nostro territorio: “Viviamo in zone fertili, abbiamo tante possibilità di sviluppo e non lo sappiamo. Dobbiamo ripartire anche dai prodotti della terra, anche con la creazione appositi consorzi di tutela e la valorizzazione dei prodotti come le arance e le patate. Le patate di Giarre sono conosciute e vendute con tale denominazione. Dobbiamo inoltre puntare sul turismo, per la nostra posizione geografica e le risorse da sfruttare come l’Etna, lo stile Liberty dei nostri edifici; abbiamo le edicole votive. Dov’è la Pro Loco? Giarre può diventare un centro dell’arte moderna, un centro della cultura e dell’istruzione musicale” Il Presidente infine, rivolgendosi ai propri colleghi fa un appello ai colleghi commercianti invitando a innovare le proprie aziende, ad essere più disponibili nei confronti della clientela e a
migliorare nella comunicazione.
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La gremita sala Messina |
Prima della chiusura dell’assemblea uno spazio viene riservato ai presenti; parlano i presidenti delle associazioni che si rendono disponibili ad instaurare un confronto con Confcommercio per contribuire al rilancio del territorio; parla il presidente della Pro Loco-consigliere comunale, raccontando della propria esperienza con gruppi di turisti che porta a visitare le bellezze del nostro territorio, parlano i commercianti che ammoniscono i propri concittadini che preferiscono i centri commerciali ai negozi della propria città, ammoniscono pure i colleghi commercianti nella scelta della classe polica e di non accogliere la propria clientela. Chiude l’incontro il Presidente Cutuli con una battuta che sembra riassumere la direzione della propria presidenza e a testimonianza del ruolo sociale che l’associazione vorrà ancora avere:
“Se la città funziona, funziona il
commercio; se il commercio cresce, il commercio dà occupazione ed in tempi brevi”. Grandi aspettative, dunque, sono legate al ruolo di coordinamento che l’associazione dei commercianti potrebbe assumere nei prossimi mesi. Il nuovo direttivo dopo i primi passi di questi giorni, prepara le iniziative in vista delle festività di Natale.
Armando
Castorina