mercoledì 23 luglio 2014

“I Grandi paradossi nel sistema imprenditoriale, politico e giudiziario”.

Nonostante le difficoltà del periodo investiamo ancora nel sistema Italia per il futuro delle nuove generazioni


Il centro storico - Cuore pulsante dell'economia Giarrese
Viviamo un periodo denso di grandi contraddizioni. Le maggior parte delle piccole e medie imprese, hanno abbandonato la propria mission, ossia quella dell’utile da reinvestire per la crescita e lo sviluppo del tessuto economico, a favore dell’esclusiva funzione sociale di pagamento degli stipendi di chi lavora al suo interno. Le imprese dunque, a causa delle contrazione dei consumi, sono obbligati a pensare esclusivamente a sopravvivere e percepiscono lo Stato come un socio di maggioranza pur non essendo quest’ultimo né socio d’opera, né socio di capitali. Ciò avviene anche perché lo Stato esige il pagamento di tasse non commisurati alla qualità dei servizi erogati, perché non particolarmente garanti gli equilibri in un sistema eccessivamente competitivo, ed in quanto artefice, tramite il sistema politico, di azioni che agevolano ristretti gruppi di capitalisti (leggasi anche ”poteri”) come la grande distribuzione organizzata ed il sistema bancario. E’ recente infatti l’intervento dello Stato che ha erogato risorse al sistema bancario con l’obiettivo di trasferirlo al mercato del credito alle imprese mentre nei fatti tali somme sono state distratte dalle banche  per coprire i buchi nei propri bilanci creatisi a causa degli investimenti sbagliati. Questo aspetto è particolarmente sentito dalle imprese in quanto nella maggior parte dei casi, i fallimenti delle realtà imprenditoriali avvengono non tanto per deficit patrimoniali e neppure per l’incapacità delle imprese a produrre reddito ma quanto per problemi di liquidità. Altro paradosso che riguarda il mondo delle aziende è rappresentato dal loro spiccato individualismo che raggiunge livelli elevati nei periodi di crisi: piuttosto che creare sinergie strategiche, stringersi attorno alle associazioni, dialogare, cercare assieme le soluzioni, le imprese mettono “i remi in barca”. La disgregazione tra le imprese, così come il diffuso disinteresse di cittadini nei confronti di chi amministra la nostra nazione a vari livelli, favorisce il sistema politico  che la usa a suo favore per creare delle leggi ad “hoc” che gli garantisce la sopravvivenza. E’ il chiaro riferimento alle immunità a cui i  parlamentari ambiscono o a quei tagli che il sistema politico ha attuato nel sistema giudiziario  anche con la scusa di ridurre la spesa pubblica. La conseguenza dei tagli, sono le enormi difficoltà vissute dagli operatori della legalità e dai cittadini che chiedono giustizia in tempi certi. Alla dilatazione dei tempi per giungere al giudizio nei processi, si aggiunge oggi l’incapacità del sistema di pervenire all’accertamento del reato. In un sistema così “vischioso”, è naturale che lo Stato si percepisca come un avversario. Eppure nonostante ciò, è nostro dovere, come operatori commerciali, percepire il bicchiere mezzo pieno e adoperarci al fine di rallentare i processi disgregativi, adattarsi per guidare i cambiamento ed investire, per chi ne avesse ancora la forza di farlo, nel sistema economico. Gettare la spugna in un periodo così complesso equivale ad escludersi dal sistema produttivo.


Presidente Confcommercio Giarre – Armando Castorina

sabato 24 maggio 2014

Doccia fredda sulle attività commerciali del centro storico

La Giarre parcheggi elimina la sosta di 30 minuti

Le tariffe in vigore per la sosta sulle strisce blu
Lo scorso marzo il consiglio comunale ha approvato il regolamento sulla sosta a pagamento negli stalli delimitati dalle strisce blu che prevedeva la riduzione della stessa in caso di mancata esposizione del tagliando e l’eliminazione totale della multa in caso di mancato rinnovo del tagliando. Dopo l’adeguamento al regolamento da parte della società concessionaria, la “Giarre Parcheggi”, anche se avvenuta solo nel mese di aprile, commercianti e cittadini fruitori della piattaforma dei servizi Giarresi, sembravano fare un respiro di sollievo ma da qualche giorno, nonostante che si inizia vivere l’arrivo della bella stagione, è tornato a piovere sul bagnato perché la Giarre Parcheggi ha eliminato la sosta di mezz’ora. In poche parole, l’unica tariffa disponibile sarà quella di almeno un’ora e, sebbene la tariffa oraria sia di 78 centesimi,  chi si fermerà negli stalli a pagamento, dovrà inserire almeno 80 centesimi (dato che il parcometro non torna resto e non gestisce i 2 centesimi). Tutto ciò rappresenta un grave danno per tutte le attività commerciali e di servizio che insistono all’interno del centro storico specialmente quelle in cui gli utenti si fermano per qualche minuto o per esigui importi. Anche l’associazione dei commercianti, che da indiscrezioni a giorni si appresterebbe a nominare, all’interno dello stesso direttivo, un nuovo presidente, interviene con un comunicato a firma dell’intero Direttivo ed “esprime – si legge testualmente – le proprie perplessità circa la scelta della società concessionaria del servizio a pagamento delle aree a sosta contrassegnate dalle strisce blu. Da qualche giorno infatti, come si può evincere dalle apposite segnaletiche verticali poste in prossimità dei parcometri, non è più prevista l’emissione del tagliando di circa 30 minuti che si otteneva con l’inserimento di 40 centesimi. Ora è possibile pagare esclusivamente la sosta di circa un’ora introducendo nei parcometri almeno 80 centesimi”. Francesco Candido, del direttivo Confcommercio, a tal proposito dichiara: ”Ricordiamo che la tariffa oraria, tra le più care della provincia di Catania, è di 78 centesimi  ma giacché le macchinette non accettano i 2 centesimi saremo costretti a pagarne 80”. “L’intero direttivo auspica – così continua il comunicato – che nel giro di qualche giorno la Giarre Parcheggi possa fare retromarcia su questa decisione che appare come una vessazione nei confronti dell’utente ed in particolare nei confronti di chi deve sostare per pochi minuti (si immagini a chi deve acquistare nelle tabaccherie o consumare nei bar) oltre che una ritorsione nei confronti della città per la recente applicazione del regolamento comunale sulle aree di sosta a pagamento. In assenza di una risposta da parte della società concessionaria, l’associazione dei commercianti si aspetta l’intervento dell’amministrazione comunale, nonché dei gruppi politici di qualsiasi colore politico che si sono mostrati, nell’ultimo periodo, particolarmente sensibili nei confronti del commercio ed in particolare a proposito delle questione spinosa “srisce blu” e “multipiano Jolanda”. Confcommercio si riserva inoltre di intraprendere in merito, iniziative a tutela degli interessi della categoria e dei consumatori della piattaforma commerciale”. C’è da aspettarsi che la questione certamente tornerà in aula durante il prossimo consiglio comunale. A Giarre, quindi, la situazione si surriscalda ed il tema delle strisce blu torna ad essere più che mai attuale.

Armando Castorina 

mercoledì 14 maggio 2014

“La delocalizzazione selvaggia dei call center penalizza il lavoro e la ricchezza del paese Italia”

Solo nella provincia di Catania sono  a rischio oltre 9000 posti di lavoro.

Lavoratori "Almaviva" durante una recente protesta
Negli ultimi anni, ed in particolare in questi giorni, il tema del lavoro sta diventando un tema assai sentito. Il lavoro alimenta la distribuzione della ricchezza ed il mantenimento di un’economia virtuosa così come lo sviluppo, impresa e lavoro, sono strettamente correlati poiché senza l’imprenditoria non ci sarebbero lavoro e sviluppo  e viceversa. Anche il territorio Giarrese, da sempre vocato all’attività commerciale ed artigianale risente pesantemente, negli ultimi tempi, dello scarso potere d’acquisto di famiglie e persone che perdono  il lavoro: è evidente che se la gente non lavora non ha risorse da spendere per alimentare l’economia locale costringendo così le imprese a ridurre sempre più la forza lavoro impiegata. E un’emorragia che non conosce ancora lacci emostatici. Per tamponare o porre rimedio alla perdita dei posti di lavoro oggi non basta più incoraggiare le aziende attraverso l’incentivazione volta ad incrementare le assunzioni per i motivi appena menzionati e non sempre utili si rivelano gli ammortizzatori sociali che offrono un momentaneo sostegno ai fuoriusciti dal mondo del lavoro o a chi il lavoro lo sta perdendo. Occorre certamente agire in maniera intelligente, programmando seriamente gli interventi e sostenendo, ad esempio, le iniziative delle piccole imprese offrendo loro l’accessibilità al credito, semplificando le procedure per l’apertura di nuove realtà imprenditoriali, sostenendo le imprese attraverso la detassazione per coloro che dimostrano di investire, attivando anche quella politica protezionistica che nessuno vuole discutere seriamente. A proposito di protezionismo e di lavoro, non si può fare a meno di parlare della delocalizzazione selvaggia dei call center all’estero poiché è un fatto che ci riguarda da vicino, più di quello che possiamo immaginare. Si perché molti di voi non sapranno che oltre 9000 posti di lavoro sono a rischio proprio in tutta la provincia di Catania e che ben 2500 unità sono occupate presso uno dei più importanti call center del sud Italia, “Almaviva” di Misterbianco, all’interno del quale svolgono l’attività lavorativa oltre un centinaio di operatori provenienti proprio dalla nostra area (Giarre, Riposto, Mascali e paesi limitrofi). Si parla di delocalizzazione selvaggia perché aziende  italiane produttrici di beni o di servizio che si avvalgono dei call center per dialogare con la propria clientela, stanno già da tempo riducendo le commesse contrattualizzate in Italia a favore di quelli che nel frattempo sono espatriati all'estero (ad esempio Albania, Bulgaria, Romania) dove il lavoro costa di meno anche per una questione di concorrenza sleale (non sono sempre all’estero sono i diritti dei lavoratori). In questo contesto i sindacati hanno assunto un ruolo importante nella protesta e hanno inoltrato denunce alle Procure, al ministero del Lavoro, al Garante della Privacy, all’Antitrust nei confronti delle aziende (soprattutto italiane) che avrebbero, nell’ultimo anno e mezzo, delocalizzato attività facendosi beffa della legge nazionale. Al centro delle denunce, in particolare la mancata applicazione dell'articolo 24 Bis del Decreto Sviluppo legge n. 83 del 2012, oggi convertito in legge, su "Misure a sostegno della tutela dei dati personali, della sicurezza nazionale, della concorrenza e dell'occupazione nell'attività svolta da call center" e segnalando, ove sussista il caso, l'erogazione degli incentivi pubblici di cui alla Legge 407/1990. Nel mirino c’è anche il mancato rispetto in tema di privacy e del “registro delle opposizioni” (quello che vieta, ad esempio. agli operatori telefonici di contattare clienti che hanno richiesto l’iscrizione a tale registro) da parte degli operatori che lavorano in call cener all’estero. Secondo i sindacati, nessun operatore che chiama da altri paesi, chiede all’utente italiano se accetta o meno una chiamata dall’estero. Il che crea problemi di privacy e protezione dati. La protesta si farà più forte nei prossimi giorni e, dopo le manifestazioni mosse dai lavoratori  nelle scorse settimane nelle varie città italiani, raggiungerà l’apice il prossimo 4 giugno quando si svolgerà a Roma lo sciopero nazionale dei call center. Alla manifestazione prenderà anche parte una delegazione di oltre 200 lavoratori provenienti da “Almaviva” di Misterbianco che raggiungeranno la capitale con il treno e con l’aereo. Tutto si svolgerà per chiedere l’attenzione del governo ed ottenere ancora delle risorse da impiegare per il mantenimento della forza lavoro. Già nel passato lo Stato ha sostenuto i lavoratori del settore introducendo anche le formule di contratti di solidarietà dove l’impresa si impegna a mantenere i posti di lavoro e il lavoratore riduce il numero delle ore prestate. Negli ultimi tre anni, fra sgravi, mobilità, mancato versamento contributi, incentivi e finanziamento della cassa integrazione, il settore dei call center ha incassato dallo Stato 480 milioni di euro, senza però, di fatto, creare nessun nuovo posto di lavoro; anzi, perdendone 15 mila. L’augurio comunque quello che, a seguito la mobilitazione di questi giorni i lavoratori troveranno ascolto e che la politica deciderà di  intervenire diversamente rispetto al passato, magari, con iniziative volte a ridurre il costo del lavoro, ovvero i costi a carico delle imprese per ciascun lavoratore. Sicuramente rispetto alle soluzioni adottate, tipiche della politica assistenzialista e clientelare, che non sempre porta a creare opportunità di sviluppo e lavoro, la riduzione del costo del lavoro rappresenta uno dei pochi modi per rendere competitivo il mercato del lavoro, arginare il ricorso all'estero ed attuare uno strumento di vera politica protezionistica. Esistono in realtà altri strumenti che si potrebbero impiegare per contribuire al contrasto del dilagare della delocalizzazione; uno di questi è il “consumo etico” ossia chiedere ai clienti che contattano il call center di essere gestiti esclusivamente da quelli italiani ma probabilmente ancora siamo lontani dal comprendere l’importanza e la forza di questi strumenti per proteggere il lavoro e l’economia locale e nazionale.

Armando Castorina

domenica 4 maggio 2014

“Anche Giarre è Happy nel mondo”

Su You tube il nuovo video virale Happy nato sul social network e che vede la partecipazione di oltre 100 comparse reclutate attraverso facebook

Happy non è solo un noto brano di Pharrel Williams ma da diversi mesi è molto di più: è la colonna sonora che accompagna un fenomeno che ha raggiunto livelli inimmaginabili a livello mondiale e sottolineato dal sito internet wearehappyfrom.com che raccoglie al momento ben 1502 video provenienti da 139 nazioni (il dato è in continuo aggiornamento). Anche Giarre dallo scorso giovedì 24 aprile ha il suo video happy realizzato grazie all’intraprendenza dei giornalisti Giarresi Mario Previtera e Gabriella Leonardi e di Isidoro La Spina con la partecipazione di diversi utenti riunitisi inizialmente sul social network facebook.  Al progetto hanno preso parte il B&B Bonanno, le famiglie Bonaventura, collezionisti d’antiquariato che espongono nell’ex Pescheria, la palestra Tao Fitness, i ragazzi delle frazioni di Sciara, Trepunti, Macchia, Carrubba; il montaggio è stato invece curato da Mario Previtera, Andrea Belfiore, Massimiliano Siracusano, Salvo Maccarrone. L’iniziativa è stata supportata dai gruppi Alé Giarre e Niente Limiti. Il video Happy Giarre – rimarca Mario Previtera - ha l'intento di trasmettere puri momenti di felicità, immortalandoli in giro per la città di Giarre, nei luoghi più suggestivi: dallo storico quartiere Camposanto vecchio con le sue caratteristiche stradine, alla maestosità di piazza Duomo, passando per le vie commerciali Callipoli e corso Italia; piazza Carmine, lo stadio di atletica, la rivitalizzata villa Margherita, le scuole, i quartieri popolari, il mercato del Contadino, l'ex pescheria e ancora: le frazioni di Sciara, Carruba e Macchia. Un rammarico: si potevano inserire altre location della città. Anche se lo scopo non era quello di promuovere Giarre turisticamente ma trasmettere un messaggio di giovialità. Gente positiva. L’esperienza per questo  progetto è stata comunque positiva. Tutti hanno partecipato con entusiasmo, consapevoli del messaggio da veicolare all’esterno”. In merito alle curiosità sul video sempre Mario Previtera ci dice: “Per al realizzazione del video ci sono voluti circa tre giorni. Il grosso delle riprese è stato effettuato in occasione del raduno in piazza Duomo. Per il montaggio, l’assemblaggio e la scelta delle immagini ci sono voluti circa sette/otto giorni. Determinante è stato l’utilizzo di un software innovativo attraverso il quale è stato possibile sincronizzare gesti, suoni e immagini”  Happy Giarre – ci dice invece Gabriella Leonardi – è solo l’ultima delle iniziative cittadine lanciate dal profilo Facebook Alè Giarre, tutte volte a valorizzare la città e la sua identità. Non ignoriamo i problemi né il fatto che di questi tempi c’è poco da essere contenti: lo spirito di questo video è quello di esprimere il nostro desiderio di felicità, qui dove siamo e insieme a chi vive accanto a noi. Senza contare che, involontariamente, questi video sono dei piccoli spot promozionali di ogni città. Abbiamo voluto coinvolgere quante più persone possibili, molte delle quali sconosciute. Non ci è minimamente sfiorata l’idea di metterci in competizione con altre città, anche se abbiamo visto quali errori fatti da altri dovevamo evitare. Al contrario, lo spirito che ci ha mosso era quello di essere presenti, insieme alle altre città, a questo movimento globale”. “Happy – continua la giornalista – per me è come una foto nell’album di famiglia. Spero che, nel suo piccolo, serva per restituire un pizzico di entusiasmo a chi l’ha perso e un po’di spensieratezza a tutti, che non guasta mai”.  Il video, dopo la promozione su questa testa e dopo l’opportuna valutazione dei webmaster, oltre ad essere presente sul sito internet mondiale, weharehappyfom.com è anche indicizzato sul sito internet wearehappyfromitaly.com ed è sottoposto alla votazione degli internauti. Dunque un vero fenomeno sociale che evidenza la nascita di nuove tendenze, dove le persone si ritrovano davanti la tastiera del proprio pc, smartphone o tablet, realizzano delle cose sul piano reale per tornare a condividerle sulla rete. Cosa ci aspetta dunque nel futuro dell’era della comunicazione sociale? nonostante la sensazione sia quella che siamo ormai prossimi al confine delle idee e dell’ immaginabile, nella realtà l’uomo riesce sempre più ad innovare e a sfornare fenomeni  nei contesti in cui opera e vive, facendosi beffa della crisi,”.

Armando Castorina

mercoledì 23 aprile 2014

La “Giarre Parcheggi” si adegua. Giarre liberata dalla morsa delle strisce blu.

Dall’inizio di questa settimana non è più sanzionato il mancato rinnovo del tagliando mentre viene ridotta a 25€ la multa per mancata esposizione del tagliando.

Diventa operativo a tutti gli effetti il regolamento comunale recentemente approvato dal Consiglio comunale di Giarre. Da questa settimana sembrerebbe infatti che gli ausiliari del traffico, su direttive della società concessionaria “Giarre Parcheggi”, si siano adeguati a quanto dispone il nuovo regolamento comunale che, tra le tante, ha introdotto la nuova tariffazione per le multe elevate per la mancata esposizione del tagliando (da 41€ passa a 25€ in linea con quanto previsto dal Codice della strada), mentre non sarà più possibile punire gli utenti che dimenticano di rinnovare il tagliando per la sosta. Rimane, in entrambi i casi, l’obbligo da parte dell’utente, di provvedere al pagamento di 7,80€ a titolo di “tariffa evasa”. Si tratta di un importante alleggerimento per gli utenti ed i fruitori del centro storico, la fine di un “dramma” evidenziato da diversi anni dalla locale associazione dei commercianti “Confcommercio”, che a giorni si appresterebbe a rientrare dallo stato di agitazione proclamato verso la fine del mese di febbraio di quest’anno, mentre il presidente Cutuli dichiara: “Adesso la sanzione è meno vessatoria. È una vittoria per i cittadini ed un ringraziamento va all’attuale Consiglio comunale!”. Tra gli artefici del regolamento che è stato lungamente discusso (l’approvazione è arrivata dopo circa cinque mesi dalla proposta votata dalla Giunta che prevedeva per il ticket scaduto una ulteriore sanzione di 10 euro che il Consiglio ha eliminato) tra i consiglieri durante le riunioni delle commissioni riunite congiuntamente in diverse occasioni, il presidente della V Commissione Salvo Camarda ed in particolare i consiglieri della minoranza Tania Spitaleri e Gabriele Di Grazia che, oltre ad aver avanzato la proposta di modifica hanno pressato affinché il regolamento recepisse le numerose sentenze nazionali di giudici che prevedevano l’annullamento della multa per mancato rinnovo del tagliando sulle strisce blu e si adeguasse ad i successivi pareri ministeriali. Probabilmente tale regolamento non è stato ben accolto dalla Giarre Parcheggi che è impegnata, sin dal 2012, in azioni risarcitorie nei confronti del Comune di Giarre reo, secondo la concessionaria dei parcheggi, di varie inadempienze contrattuali e che, per ogni multa elevata, come previsto dal contratto di concessione sottoscritto qualche anno addietro, dovrebbe incassare 6,00 euro per ogni multa elevata ma questa è un’altra storia.

giovedì 17 aprile 2014

Il Comune di Giarre pioniere delle nuove regole sulle strisce blu

Nei prossimi a Giarre diventeranno operative le nuove regole sulle strisce blu e si potranno variare o annullare  i verbali elevati dalla concessionaria dei parcheggi

Il Comune di Giarre a tutti gli effetti di legge diventa il comune precursore per l’attuazione delle nuove direttive definite recentemente dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti in merito all’applicazione dell’art. 7 del codice della strada ed in particolare per ciò che è previsto in merito alla multa elevata in caso di mancato rinnovo del tagliando per la sosta sulle strisce blu. La nuova circolare diramata dal ministero a seguito l’accordo raggiunto, qualche giorno fa, durante il vertice tra i ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e dei Trasporti, Maurizio Lupi, con il sindaco di Torino, Piero Fassino, in qualità di presidente dell’A.N.C.I. (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), prevede che “la regolamentazione della sosta è competenza dei Comuni che ne definiscono le modalità con un proprio atto”. Ed in tal senso il regolamento del Comune di Giarre parla chiaro, anzi introduce delle importanti novità che finalmente vanno incontro al cittadino. Non sarà infatti più multabile il mancato rinnovo del tagliando scaduto (precedentemente il trasgressore pagava 25€), mentre passa da 41€ a 25€ la multa per la mancata esposizione; l’utente potrà ovviamente usufruire anche dello sconto del 30% effettuando il pagamento entro 5 giorni (in attuazione della legge di conversione del “Decreto del fare” del 2013). Permarrà il pagamento di € 7,80 a titolo di tariffa evasa, il cui importo rimane un’anomalia Giarrese poiché, secondo quanto previsto dalla legge, la Giarre Parcheggi potrebbe solo richiedere il pagamento del periodo di sosta eccedente (e non la tariffa per l’intera giornata). L’ultimo atto formale che permetterà l’applicazione del regolamento comunale sulle strisce blu sarà la notifica ufficiale da parte del Comando della Polizia Locale alla sede legale della Giarre Parcheggi Srl a Caltagirone (l’atto è stato già notificato presso la sede operativa di Giarre). Pertanto se la società dei parcheggi non vorrà adeguarsi a quanto dispone la legge nazionale ed il regolamento comunale, la Polizia Locale potrà, in autotutela, ridurre a 25€ tutti i verbali elevati per mancata esposizione del tagliando ed annullare tutti i verbali elevati per mancato rinnovo del tagliando sulla sosta. A riguardo, il Comando della Polizia Locale attraverso la dichiarazione fornita dal Dott. Salvatore Di Paola, Ufficiale capo servizi dell’ufficio violazioni, infortunistica e verbali, interviene per conto del Comandante Dott. Cannavò. “Riguardo la legittimità delle contravvenzioni al C.d.S in caso di ticket scaduto di validità, con nota n. 15552 del 19/04/2013 il Comando della Polizia Locale ha diffuso la circolare n. 370 del 15/01/2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Detto Ministero ha comunicato che la sanzione di cui all'art. 7, c. 15 del Codice non può essere applicata contrariamente a quanto indicato dal Ministero dell’Interno con circolare del 26/02/2003 e che, ‘in caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’ipotesi prospettata di applicare la sanzione di cui all’art. 7 comma 15 del C.d.S, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice bensì una inadempienza contrattuale’. La competenza in materia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – continua Di Paola – è sancita dallo stesso Codice della Strada che, all’Articolo 7 c. 1 lett. f), con riguardo alle aree  destinate al parcheggio dei veicoli la cui sosta è subordinata al pagamento di una somma, prevede che le relative condizioni e tariffe siano fissate in conformità alle direttive dell’ex Ministero dei lavori pubblici oggi Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il Comando di Polizia Locale ha perciò approntato idoneo Regolamento per l’utilizzo dell'attività dei parcheggi non custoditi gestiti dalla Società Giarre Parcheggi, Regolamento che è stato recepito dall’Amministrazione, esaminato e modificato dalle apposite commissioni ed infine approvato con Verbale del Consiglio Comunale n. 18 del 18/03/2014. Di fatto, il Comune di Giarre risulta veramente pioniere delle nuove regole sulle strisce blu. Infatti, conformemente a quanto recentemente deciso dai ministri Angelino Alfano e Maurizio Lupi nonché dal sindaco di Torino Piero Fassino, quale presidente dell’Anci, il Comune ha regolamentato la sosta definendone le modalità con proprio atto deliberativo, condividendo contestualmente la disamina della tematica svolta dal MIT ed i pareri emessi in tal senso, pareri peraltro condivisi dal Servizio della Polizia Stradale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. In atto, perciò, non risulta alcuna situazione di conflitto interpretativo con il ministero dell'Interno. L’anzidetto regolamento, all’Articolo 10, prevede la contestazione dell’infrazione al codice della strada ex art. 7 c. 1 lett. f) e 15 nel caso di omessa esposizione del tagliando di pagamento sanzionato con euro 25,00 (anziché 41,00), l’obbligo del personale addetto a tollerare il tempo necessario per la regolarizzazione del ticket da parte dell’utente e, nel caso di in cui la sosta si protraesse oltre l’orario corrispondente all’importo pagato, la sola tariffa evasa che verrà recuperata a parte. Il verbale è stato già notificato alla sede operativa locale della Giarre Parcheggi ed in corso di notifica presso la Sede legale di Caltagirone. L’ufficio di Polizia Locale ha inoltre trasmesso apposita nota con la quale, nel rafforzare quanto già intimato nel 2013, nuovamente prega la Giarre Parcheggi di impartire le appropriate disposizioni al personale dipendente promuovendo, contestualmente, un incontro formativo ed operativo con gli Ausiliari della Sosta per un approfondimento della tematica al fine di evitare inutili e costosi contenziosi giudiziari. Va da sé che l’ufficio opererà un attento controllo sulla legittimità degli avvisi consegnati dal personale ausiliario evitando di notificare contestazioni prive di fondamento giuridico e, in ogni caso, le eventuali opposizioni saranno rimesse al vaglio dell’Autorità competente. Si rammenta infine che il famoso parere e quanto scaturito in conseguenza non è retroattivo (solo la Corte Costituzionale può intervenire retroattivamente), serve (ed è servito) per determinare il comportamento da seguire in futuro”. Il nostro giornale Vi informerà non appena diventerà operativo a tutti gli effetti il nuovo regolamento comunale.
:Armando Castorina

mercoledì 16 aprile 2014

La Segretaria del movimento politico “Città Viva” querelata da un consigliere comunale

L’Avvocato Orazio Scuderi “reagisce” all’intervista rilasciata all’emittente Prima TV e querela Sara Giuffrida  

La querela alla segretaria del movimento di Citta Viva, Sara Giuffrida, è un punto di arrivo rispetto alla vicenda che il nostro giornale ha già trattato negli scorsi mesi. La questione ha inizio lo scorso 16 gennaio ed è quella dei capannoni dell’area artigianale concessi all’associazione artigiana ULA-CLAAI senza una regolare formalizzazione. Per la mancata risposta alla mozione da parte dell’amministrazione comunale, Città Viva alza il tiro ed annuncia, durante il civico consesso della scorsa settimana, di ricorrere alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti nell’interesse della collettività. In consiglio accade l’impossibile: oltre all’intervento  di Orazio Scuderi che con forza accusa Città Viva di voler strumentalizzare la vicenda per attaccare personalmente il Presidente dell’associazione artigiana, in aula tutti i componenti della minoranza, prima della votazione lasciano alla spicciolata l’aula mentre la maggioranza presente  vota compatta contro la mozione di Città Viva. Al consiglio comunale segue un’intervista rilasciata da Sara Giuffrida a Prima TV che attraverso le telecamere dell’emittente locale risponde al consigliere Scuderi parafrasando alcune sue affermazioni utilizzate in consiglio. A questo punto scatta la querela del consigliere Scuderi. Proprio ieri a tal proposito interviene Città Viva con un comunicato in cui informa con trasparenza e coerenza e nell’interesse della cittadinanza giarrese, che a seguito dell’intervista rilasciata sull’emittente Prima TV del 10/4/2014 da parte del proprio Segretario politico, Sara Giuffrida, la stessa è stata querelata dal consigliere Orazio Scuderi, tra i consiglieri più anziani e già assessore in passate recenti amministrazioni”. “Il segretario di Città Viva – continua il comunicato – ha esercitato, a nome del Movimento, il proprio legittimo diritto di replica e di critica politica alle gratuite e pesanti dichiarazioni che lo stesso Scuderi aveva reso in seno al Consiglio sulla mozione promossa da Città Viva sulla zona artigianale. Più che mai unito e coeso, il Movimento Città Viva valuterà le azioni consequenziali da intraprendere nelle sedi opportune, e sosterrà sempre con Libertà le proprie opinioni nel pubblico interesse e per l’affermazione del senso di Giustizia in cui fermamente crede”. Come dicevamo la querela è un punto di arrivo, ma sicuramente, secondo quanto riferisce “Città Viva” attraverso il comunicato, un punto di partenza, visto e considerato che ancora una riposta alla vicenda non è giunta ed oggi il movimento si trova a rispondere ad un atto di accusa (la querela n.d.r.) che ha una natura giuridica di rilevanza penale.

Armando Castorina