mercoledì 23 aprile 2014

La “Giarre Parcheggi” si adegua. Giarre liberata dalla morsa delle strisce blu.

Dall’inizio di questa settimana non è più sanzionato il mancato rinnovo del tagliando mentre viene ridotta a 25€ la multa per mancata esposizione del tagliando.

Diventa operativo a tutti gli effetti il regolamento comunale recentemente approvato dal Consiglio comunale di Giarre. Da questa settimana sembrerebbe infatti che gli ausiliari del traffico, su direttive della società concessionaria “Giarre Parcheggi”, si siano adeguati a quanto dispone il nuovo regolamento comunale che, tra le tante, ha introdotto la nuova tariffazione per le multe elevate per la mancata esposizione del tagliando (da 41€ passa a 25€ in linea con quanto previsto dal Codice della strada), mentre non sarà più possibile punire gli utenti che dimenticano di rinnovare il tagliando per la sosta. Rimane, in entrambi i casi, l’obbligo da parte dell’utente, di provvedere al pagamento di 7,80€ a titolo di “tariffa evasa”. Si tratta di un importante alleggerimento per gli utenti ed i fruitori del centro storico, la fine di un “dramma” evidenziato da diversi anni dalla locale associazione dei commercianti “Confcommercio”, che a giorni si appresterebbe a rientrare dallo stato di agitazione proclamato verso la fine del mese di febbraio di quest’anno, mentre il presidente Cutuli dichiara: “Adesso la sanzione è meno vessatoria. È una vittoria per i cittadini ed un ringraziamento va all’attuale Consiglio comunale!”. Tra gli artefici del regolamento che è stato lungamente discusso (l’approvazione è arrivata dopo circa cinque mesi dalla proposta votata dalla Giunta che prevedeva per il ticket scaduto una ulteriore sanzione di 10 euro che il Consiglio ha eliminato) tra i consiglieri durante le riunioni delle commissioni riunite congiuntamente in diverse occasioni, il presidente della V Commissione Salvo Camarda ed in particolare i consiglieri della minoranza Tania Spitaleri e Gabriele Di Grazia che, oltre ad aver avanzato la proposta di modifica hanno pressato affinché il regolamento recepisse le numerose sentenze nazionali di giudici che prevedevano l’annullamento della multa per mancato rinnovo del tagliando sulle strisce blu e si adeguasse ad i successivi pareri ministeriali. Probabilmente tale regolamento non è stato ben accolto dalla Giarre Parcheggi che è impegnata, sin dal 2012, in azioni risarcitorie nei confronti del Comune di Giarre reo, secondo la concessionaria dei parcheggi, di varie inadempienze contrattuali e che, per ogni multa elevata, come previsto dal contratto di concessione sottoscritto qualche anno addietro, dovrebbe incassare 6,00 euro per ogni multa elevata ma questa è un’altra storia.

giovedì 17 aprile 2014

Il Comune di Giarre pioniere delle nuove regole sulle strisce blu

Nei prossimi a Giarre diventeranno operative le nuove regole sulle strisce blu e si potranno variare o annullare  i verbali elevati dalla concessionaria dei parcheggi

Il Comune di Giarre a tutti gli effetti di legge diventa il comune precursore per l’attuazione delle nuove direttive definite recentemente dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti in merito all’applicazione dell’art. 7 del codice della strada ed in particolare per ciò che è previsto in merito alla multa elevata in caso di mancato rinnovo del tagliando per la sosta sulle strisce blu. La nuova circolare diramata dal ministero a seguito l’accordo raggiunto, qualche giorno fa, durante il vertice tra i ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e dei Trasporti, Maurizio Lupi, con il sindaco di Torino, Piero Fassino, in qualità di presidente dell’A.N.C.I. (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), prevede che “la regolamentazione della sosta è competenza dei Comuni che ne definiscono le modalità con un proprio atto”. Ed in tal senso il regolamento del Comune di Giarre parla chiaro, anzi introduce delle importanti novità che finalmente vanno incontro al cittadino. Non sarà infatti più multabile il mancato rinnovo del tagliando scaduto (precedentemente il trasgressore pagava 25€), mentre passa da 41€ a 25€ la multa per la mancata esposizione; l’utente potrà ovviamente usufruire anche dello sconto del 30% effettuando il pagamento entro 5 giorni (in attuazione della legge di conversione del “Decreto del fare” del 2013). Permarrà il pagamento di € 7,80 a titolo di tariffa evasa, il cui importo rimane un’anomalia Giarrese poiché, secondo quanto previsto dalla legge, la Giarre Parcheggi potrebbe solo richiedere il pagamento del periodo di sosta eccedente (e non la tariffa per l’intera giornata). L’ultimo atto formale che permetterà l’applicazione del regolamento comunale sulle strisce blu sarà la notifica ufficiale da parte del Comando della Polizia Locale alla sede legale della Giarre Parcheggi Srl a Caltagirone (l’atto è stato già notificato presso la sede operativa di Giarre). Pertanto se la società dei parcheggi non vorrà adeguarsi a quanto dispone la legge nazionale ed il regolamento comunale, la Polizia Locale potrà, in autotutela, ridurre a 25€ tutti i verbali elevati per mancata esposizione del tagliando ed annullare tutti i verbali elevati per mancato rinnovo del tagliando sulla sosta. A riguardo, il Comando della Polizia Locale attraverso la dichiarazione fornita dal Dott. Salvatore Di Paola, Ufficiale capo servizi dell’ufficio violazioni, infortunistica e verbali, interviene per conto del Comandante Dott. Cannavò. “Riguardo la legittimità delle contravvenzioni al C.d.S in caso di ticket scaduto di validità, con nota n. 15552 del 19/04/2013 il Comando della Polizia Locale ha diffuso la circolare n. 370 del 15/01/2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Detto Ministero ha comunicato che la sanzione di cui all'art. 7, c. 15 del Codice non può essere applicata contrariamente a quanto indicato dal Ministero dell’Interno con circolare del 26/02/2003 e che, ‘in caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’ipotesi prospettata di applicare la sanzione di cui all’art. 7 comma 15 del C.d.S, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice bensì una inadempienza contrattuale’. La competenza in materia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – continua Di Paola – è sancita dallo stesso Codice della Strada che, all’Articolo 7 c. 1 lett. f), con riguardo alle aree  destinate al parcheggio dei veicoli la cui sosta è subordinata al pagamento di una somma, prevede che le relative condizioni e tariffe siano fissate in conformità alle direttive dell’ex Ministero dei lavori pubblici oggi Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il Comando di Polizia Locale ha perciò approntato idoneo Regolamento per l’utilizzo dell'attività dei parcheggi non custoditi gestiti dalla Società Giarre Parcheggi, Regolamento che è stato recepito dall’Amministrazione, esaminato e modificato dalle apposite commissioni ed infine approvato con Verbale del Consiglio Comunale n. 18 del 18/03/2014. Di fatto, il Comune di Giarre risulta veramente pioniere delle nuove regole sulle strisce blu. Infatti, conformemente a quanto recentemente deciso dai ministri Angelino Alfano e Maurizio Lupi nonché dal sindaco di Torino Piero Fassino, quale presidente dell’Anci, il Comune ha regolamentato la sosta definendone le modalità con proprio atto deliberativo, condividendo contestualmente la disamina della tematica svolta dal MIT ed i pareri emessi in tal senso, pareri peraltro condivisi dal Servizio della Polizia Stradale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. In atto, perciò, non risulta alcuna situazione di conflitto interpretativo con il ministero dell'Interno. L’anzidetto regolamento, all’Articolo 10, prevede la contestazione dell’infrazione al codice della strada ex art. 7 c. 1 lett. f) e 15 nel caso di omessa esposizione del tagliando di pagamento sanzionato con euro 25,00 (anziché 41,00), l’obbligo del personale addetto a tollerare il tempo necessario per la regolarizzazione del ticket da parte dell’utente e, nel caso di in cui la sosta si protraesse oltre l’orario corrispondente all’importo pagato, la sola tariffa evasa che verrà recuperata a parte. Il verbale è stato già notificato alla sede operativa locale della Giarre Parcheggi ed in corso di notifica presso la Sede legale di Caltagirone. L’ufficio di Polizia Locale ha inoltre trasmesso apposita nota con la quale, nel rafforzare quanto già intimato nel 2013, nuovamente prega la Giarre Parcheggi di impartire le appropriate disposizioni al personale dipendente promuovendo, contestualmente, un incontro formativo ed operativo con gli Ausiliari della Sosta per un approfondimento della tematica al fine di evitare inutili e costosi contenziosi giudiziari. Va da sé che l’ufficio opererà un attento controllo sulla legittimità degli avvisi consegnati dal personale ausiliario evitando di notificare contestazioni prive di fondamento giuridico e, in ogni caso, le eventuali opposizioni saranno rimesse al vaglio dell’Autorità competente. Si rammenta infine che il famoso parere e quanto scaturito in conseguenza non è retroattivo (solo la Corte Costituzionale può intervenire retroattivamente), serve (ed è servito) per determinare il comportamento da seguire in futuro”. Il nostro giornale Vi informerà non appena diventerà operativo a tutti gli effetti il nuovo regolamento comunale.
:Armando Castorina

mercoledì 16 aprile 2014

La Segretaria del movimento politico “Città Viva” querelata da un consigliere comunale

L’Avvocato Orazio Scuderi “reagisce” all’intervista rilasciata all’emittente Prima TV e querela Sara Giuffrida  

La querela alla segretaria del movimento di Citta Viva, Sara Giuffrida, è un punto di arrivo rispetto alla vicenda che il nostro giornale ha già trattato negli scorsi mesi. La questione ha inizio lo scorso 16 gennaio ed è quella dei capannoni dell’area artigianale concessi all’associazione artigiana ULA-CLAAI senza una regolare formalizzazione. Per la mancata risposta alla mozione da parte dell’amministrazione comunale, Città Viva alza il tiro ed annuncia, durante il civico consesso della scorsa settimana, di ricorrere alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti nell’interesse della collettività. In consiglio accade l’impossibile: oltre all’intervento  di Orazio Scuderi che con forza accusa Città Viva di voler strumentalizzare la vicenda per attaccare personalmente il Presidente dell’associazione artigiana, in aula tutti i componenti della minoranza, prima della votazione lasciano alla spicciolata l’aula mentre la maggioranza presente  vota compatta contro la mozione di Città Viva. Al consiglio comunale segue un’intervista rilasciata da Sara Giuffrida a Prima TV che attraverso le telecamere dell’emittente locale risponde al consigliere Scuderi parafrasando alcune sue affermazioni utilizzate in consiglio. A questo punto scatta la querela del consigliere Scuderi. Proprio ieri a tal proposito interviene Città Viva con un comunicato in cui informa con trasparenza e coerenza e nell’interesse della cittadinanza giarrese, che a seguito dell’intervista rilasciata sull’emittente Prima TV del 10/4/2014 da parte del proprio Segretario politico, Sara Giuffrida, la stessa è stata querelata dal consigliere Orazio Scuderi, tra i consiglieri più anziani e già assessore in passate recenti amministrazioni”. “Il segretario di Città Viva – continua il comunicato – ha esercitato, a nome del Movimento, il proprio legittimo diritto di replica e di critica politica alle gratuite e pesanti dichiarazioni che lo stesso Scuderi aveva reso in seno al Consiglio sulla mozione promossa da Città Viva sulla zona artigianale. Più che mai unito e coeso, il Movimento Città Viva valuterà le azioni consequenziali da intraprendere nelle sedi opportune, e sosterrà sempre con Libertà le proprie opinioni nel pubblico interesse e per l’affermazione del senso di Giustizia in cui fermamente crede”. Come dicevamo la querela è un punto di arrivo, ma sicuramente, secondo quanto riferisce “Città Viva” attraverso il comunicato, un punto di partenza, visto e considerato che ancora una riposta alla vicenda non è giunta ed oggi il movimento si trova a rispondere ad un atto di accusa (la querela n.d.r.) che ha una natura giuridica di rilevanza penale.

Armando Castorina

sabato 12 aprile 2014

Intervista al Sindaco di Giarre e a tre avvocati che sottolineano l’importanza dell’Ufficio del Giudice di Pace

Bonaccorsi “Stiamo cercando una soluzione condivisa”; Patané, Grasso, Di Luca Cardillo: “Si attivi la collaborazione tra i Comuni per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace”
Come abbiamo già annunciato diverse settimane fa, l’Ufficio del Giudice di Pace a Giarre sarà mantenuto a condizione che i comuni si facciano integralmente carico di tutte le spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia compresi il reperimento dei locali e la fornitura del personale amministrativo mentre le spese dell’amministrazione giudiziaria quali i compensi dovuti ai magistrati onorari e le spese per la formazione iniziale del personale comunale fornito dall’Ente Locale rimarranno a carico dell’amministrazione giudiziaria. L’Ufficio ha fino ad oggi garantito un presidio di giustizia e rappresenta l’ultimo rimasto nell’hinterland dopo la chiusura del Tribunale di Giarre. Ad oggi è esiguo il numero dei comuni che hanno formalmente comunicato di voler far parte del costituente consorzio tra i comuni che si farà carico dei costi dell’Ufficio di Giarre. L’importanza dell’Ufficio questa volta è stato sottolineato da tre giovani avvocati che hanno rilasciato delle dichiarazione per la nostra testata:  l’Avv. Andrea Patané, che ha lo studio a Giarre, dichiara che “bisogna dare atto all'amministrazione del Comune di Giarre, così come a quelle di Riposto, Sant'Alfio e Piedimonte Etneo, di aver colto l'importanza di mantenere un Ufficio Giudiziario, quale quello del Giudice di Pace, che nell'esperienza maturata, dalla data della sua istituzione ad oggi, ha fornito una risposta efficiente e concreta alla risoluzione delle controversie rientranti nella sua sfera di attribuzione. Non a caso le materie ad esso demandate dalla legge sono notevolmente aumentate nel corso degli anni. Sarà adesso importantissimo che i comuni su cui ricade la competenza dell'Ufficio, e quindi anche quelli che in una prima fase non si sono interessati al suo mantenimento, si organizzino al più presto, di concerto tra loro, per garantirne un efficiente funzionamento". L’avvocato Andrea Grasso che ha invece lo studio a Riposto, rimarca l’importanza del mantenimento dell’ufficio ed auspica la collaborazione tra gli enti comunali: " La conferma del Giudice di Pace di Giarre è stata una notizia tanto positiva, quanto attesa. Adesso sarà però necessaria una fattiva collaborazione tra gli enti comunali interessati affinché, soprattutto con l'invio di personale aggiuntivo alle pochissime unità oggi in forza all'Ufficio (dalla settimana scorsa sono rimasti in due, n.d.r.) questi possa realmente funzionare". L’avvocato Carmelo Di Luca Cardillo, con studio a Mascali ci dice: ”l’attuale amministrazione comunale di Giarre ha certamente il merito di aver contribuito al mantenimento di un servizio essenziale per i cittadini qual’é quello della giustizia proprio in un momento in cui, data la generale crisi di valori e di servizi in cui viviamo, lo Stato, in modo “insensato” ed “irragionevole”, ha eliminato il Tribunale di Giarre e, quindi, quella che suole definirsi giustizia di “prossimità”. Oggi, però, la circostanza che le amministrazioni locali interessate e, soprattutto, quella di Giarre che ha il compito (dal momento che l’Ufficio del Giudice di Pace  trovasi proprio ubicato sul suo territorio) di guidare il processo di normalizzazione ed il suo concreto funzionamento, non si siano ancora trovate intorno ad un tavolo tecnico (anche sotto forma di conferenza dei servizi), così da stabilire regole certe sugli stanziamenti di bilancio e, soprattutto, sulla risorse umane da assegnare all’Ufficio, potrebbe azzerare il traguardo già raggiunto. Infatti, aver ottenuto la non soppressione dell’Ufficio, ma non garantire poi allo stesso la possibilità di funzionare correttamente, equivale di fatto alla sospensione di un servizio con ciò che ne deriva in termini di disagio per i cittadini”. “Da ex consigliere comunale – continua l’avvocato Di Luca Cardillo – “mi ero occupato della relativa problematica tanto che, difatti, la passata amministrazione del Comune di Mascali aveva posto in essere gli atti di adesione richiesti per legge. Ritengo che anche l’attuale situazione dell’Ente (in stato di commissariamento) non possa far venir meno l’interesse del Comune di Mascali al mantenimento della struttura dell’Ufficio del Giudice di Pace e spero, quindi, che anche i Commissari prefettizi (per la sensibilità che dovrebbero possedere in merito al ruolo istituzionale ricoperto), diano sostegno all’iniziativa ed al Sindaco di Giarre”.   Sullo stato di avanzamento dei lavori per la creazione del consorzio, attività indispensabile per garantire il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace  abbiamo interpellato il Sindaco del Comune di Giarre, Roberto Bonaccorsi il quale ci ha dichiarato: “Abbiamo fatto il possibile per evitare la chiusura del Giudice di Pace e siamo riusciti a non privare il nostro territorio di un presidio essenziale di legalità. Adesso però è necessario trovare una soluzione condivisa sul piano della sostenibilità economica: è chiaro che il Comune di Giarre da solo non può farsi carico di tutte le spese. Siamo già il maggior "contribuente", sostenendo i costi di personale e affitto; abbiamo allora prospettato ai Comuni vicini che usufruiscono del servizio un piano per la ripartizione dei costi, non trovando per adesso la disponibilità di tutti. Ritengo allora, da questo punto di vista, che sia necessario trovare una convergenza tra tutti i Comuni, i cui cittadini rientrano nella circoscrizione del Giudice di Pace, per condividere proporzionalmente i costi di gestione del presidio. Abbiamo già avviato la necessaria riduzione della spesa, organizzando il trasferimento dell'Ufficio nell'edificio del nuovo tribunale”.
Armando Castorina

mercoledì 2 aprile 2014

Arriva il depotenziamento dell'Ufficio del Giudice di Pace

Imminente trasferimento  a Catania di due dipendenti che svolgono sevizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace

Domani 3 Aprile due dipendenti ministeriali che svolgono servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre, in ottemperanza alla circolare ministeriale del 26 marzo 2014 verranno trasferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. Il trasferimento del personale dipendente del Ministero della Giustizia è un atto dovuto e rientra nella logica di quanto dispone l’articolo 3, comma 2 del decreto legge 156/2013, che prevede il mantenimento degli Uffici del giudice di pace con costi a carico degli enti locali. Per questo motivo, l’amministrazione comunale Giarrese, sebbene abbia ricevuto parere favorevole da parte del ministero della giustizia per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace, sarà sicuramente impegnata in un atto indispensabile per scongiurare la chiusura dell’Ufficio che potrebbe avvenire il prossimo 29 aprile e cioè la formazione della pianta organica che prevederà il reintegro di 5 unità del personale, visto che dopo, il trasferimento di domani, rimarranno presso l’Ufficio del Giudice di Pace solo un funzionario ed una contrattista a tempo parziale. Un ulteriore segnale positivo sembrerebbe comunque arrivare dalla vicina Mascali: parrebbe che la Commissione Prefettizia intenda partecipare al costituente consorzio dei comuni a cui hanno già aderito,  oltre a Giarre, Riposto, Piedimonte Etneo e S. Alfio. Inoltre parrebbe che il comune di Riposto abbia già comunicato il nominativo di una unità del proprio personale dipendente per essere trasferito presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre.


Armando Castorina